sabato 29 agosto 2009

REPUBBLICA SVELA LA SUA NATURA. TRIBUNALE MEDIATICO

DOMANDE

Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre...?

Ma che razza di domande sono? Ma come potrebbe un presidente del consiglio rispondere alla nuova inquisizione di Largo Fochetti? C'è solo una giustificazione rispetto a questo loro penoso repertorio. REpubblica è un tribunale mediatico.

Forse da Ezio Mauro e nelle redazioni di alcuni untuosi giornali esteri hanno problemi coi bilanci e con le vendite. Per questo motivo hanno capito che il losco voyerismo consente di far guadagnare la pagnotta ad un manipolo di pennivendoli scurrili al soldo del possessore della tessera N° 1 del PD.
Bene cavaliere, bene Ghedini fai il tuo mestiere di garante della libertà individuale a spingi con le iniziative giudiziarie.
E ancora grazie Silvio per averci salvato la ghirba dai comunisti con la tua discesa in campo.

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ASSOCIAZIONE "ELOGIO DI BERLUSCONI"

Costituita a Udine l'associazione "Elogio di Berlusconi".
Le continue e petulanti richieste rivolte dai moralizzatori della politica al presidente del consiglio, sono diventate ormai uno stillicidio che si giustifica solo come mezzo per sconfiggere in modo antidemocratico la legittimazione popolare dell'aprile 2008.
Occorre un sussulto di dignità e in difesa dell'uomo di Arcore. Per questi motivi nasce a Udine l'associazione.
Compito dell'organismo sarà quello di organizzare tavoli di confrontio e dibattiti con politici, docenti e imprenditori, attorno al tema dell'onestà della politica, etica e politica, stato e chiesa, governo di leggi e governo di uomini.
Lo spirito dell'associazione, che si prefigge di estendere i contatti anche in altre città d'Italia, vuole essere quello di denunciare i professionisti dello scandalismo, i moralisti d'accatto, ma soprattutto un'opposizione che non sa più a che santo votarsi per erodere consensi popolari di Berlusconi.
L'associazione intende sostenere il principio della "CAPACITA' POLITICA" di Benedetto Croce. Ovvero che la politica può essrere esercitata anche da uomini in altri riguardi poco pregevoli

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